Sono operativi nelle strutture dell’Asl di Brindisi sei ecografi top di gamma Logiq E10 di GE Healthcare dedicati alla radiologia senologica:
– uno nel reparto di senologia di Ostuni, per il potenziamento dello screening;
– due nell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, per screening e senologia interventistica;
– due nell’ospedale di San Pietro Vernotico, per screening e senologia;
– uno nel poliambulatorio del Dss della Asl di Brindisi, in via Dalmazia.
Il settimo sarà installato nel reparto di Medicina interna dell’ospedale Antonio Perrino e verrà utilizzato per tutte le altre indagini diagnostiche.
La fornitura e installazione viene garantita da Predict, distributore per le apparecchiature ecografiche e radiologiche di GE Healthcare in Puglia, Molise e Abruzzo.
L’Azienda sanitaria locale di Brindisi è stata fra le prime in Italia ad acquistare macchinari di ultima generazione per la diagnostica ecografica, dimostrando lungimiranza nella scelta.
Gli ecografi Logiq E10, infatti, impiegano l’intelligenza artificiale per elaborare dati e immagini di qualità estremamente definita, con una velocità dieci volte maggiore rispetto ai modelli prodotti in precedenza da GE Healthcare.
Gli apparecchi, inoltre, dispongono di connettività in “cloud” e di un’applicazione che consente sia ai medici che ai loro pazienti di accedere e, quindi, di visualizzare e condividere, le immagini a ultrasuoni anche da remoto. Le impostazioni possono essere modificate semplicemente usando un telecomando sul tablet o sullo smartphone, in modo tale da gestire in tempo reale ogni possibile esigenza diagnostica o di consulto.
“Sono macchine estremamente importanti per la diagnostica senologica perché grazie a immagini ad altissima definizione, a una serie di funzione aggiuntive e alla presenza di sensori, consentono di esaminare nel dettaglio zone della mammella ai fini di eventuali biopsie”, spiega Mariangela Capodieci, dirigente medico responsabile della Senologia Diagnostica della Asl di Brindisi.
“Le immagini offerte sono molto nitide, quindi il medico è nelle condizioni di osservare i tessuti con estrema precisione”, prosegue la dott.ssa Capodieci. “Questi ecografi diventano strumenti importanti anche durante interventi chirurgici perché hanno una sonda intraoperatoria, un dispositivo utile nella localizzazione e nella eventuale operazione di rimozione. È anche possibile confrontare in abbinamento ecografia e mammografia”.
La relazione tra innovazione tecnologica e medici specialisti si fa sempre più stretta, specialmente nell’importantissima fase della prevenzione. Perché la prevenzione resta sempre l’arma vincente per la tutela della salute.
(a cura di Mario Maffei – Comunicazione Sanitaria)