Il monitoraggio del flusso sanguigno nei vasi del collo è uno dei principali strumenti di prevenzione delle malattie del cuore. L’esame diagnostico è particolarmente consigliato per i fumatori e per chi ha il colesterolo alto</h
I vasi del collo (vene e arterie) sono la via principale attraverso la quale il sangue viaggia nella parte superiore del corpo, raggiungendo anche l’organo vitale per eccellenza: il cervello.
Con l’avanzare dell’età si creano delle ostruzioni, dette placche, all’interno dei vasi che ostacolano il passaggio del sangue: sono queste “barriere”, dette soft se costituite prevalentemente da lipidi, oppure hard se costituite prevalentemente da calcio, a causare l’aterosclerosi, un irrigidimento asintomatico dei vasi, che a sua volta, con il restringimento (stenosi) dei vasi stessi provoca patologie cardiovascolari gravi quali ischemia e infarto.
Il fumo e il colesterolo alto (iperlipidemia) sono fattori di rischio che incidono pesantemente.
L’eco(color)doppler dei tronchi sovraortici (TSA) è il miglior alleato per prevenire queste malattie, perché consente di osservare, in due momenti consecutivi, la morfologia (diametro e spessore della parete) e la funzionalità (velocità e direzione del flusso sanguigno) di vena giugulare, vena succlavia, arteria carotide comune sinistra e destra, arteria vertebrale e arteria succlavia.
Il paziente dovrà limitarsi a restare disteso sul lettino mentre il medico, con l’apposita sonda ecografica lineare, effettuerà l’esame, prima valutando l’anatomia delle strutture da osservare, poi concentrandosi su direzione e velocità del flusso ematico; proprio come se si seguissero dei veicoli in transito su una strada perfettamente visibile.
Attraverso questo tipo di ecografia, indolore e privo di effetti collaterali, tanto da essere eseguito persino sulle donne in gravidanza, si possono diagnosticare eventuali stenosi e si può scegliere la strategia terapeutica migliore.
Non solo: l’eco-color doppler, proprio perché privo di controindicazioni particolari, è indicato anche per seguire il decorso postoperatorio e monitorare la riduzione della stenosi diagnosticata.
Lo strumento è indicato anche per altre problematiche cardiovascolari: uno studio pubblicato da Associazione Medici Diabetologi (AMD), ad esempio, ha evidenziato l’utilità dell’esame ai TSA nel diagnosticare precocemente patologie cardiache ad una categoria ad alto rischio, le donne in perimenopausa affette da diabete mellito di tipo 2.
Per loro, come per altri soggetti a rischio, l’Ecocolordoppler si rivela un vero e proprio esame salvavita.
(a cura di Mario Maffei – Comunicazione Sanitaria)