Assistere al “sì” di sua figlia o salvare la vita di una giovane paziente che dall’altra parte del mondo è sottoposta ad un delicato intervento chirurgico al cuore?
Per il cardiochirurgo Francesco Musumeci, primario all’ospedale San Camillo di Roma, non c’è gara. Nel senso che grazie alla rete 5G riuscirà a fare il suo dovere in entrambi i casi.
Anche se si trova su una bellissima isola nel cuore del Mediterraneo, riesce a coordinare un’équipe medica con un semplice smartphone. Ubiquità?
Si, tecnologicamente quello che viene rappresentato in maniera emozionale nello splendido spot di Tim, è già realtà.
Come?
Ad esempio con #OPTIP, la tecnologia e-health basata sull’holopresenza.
Con Optip nessun medico è un’isola
Proprio all’ospedale San Camillo di Roma, il team del prof. Sandro Rossetti (primario del reparto di Ortopedia) ha utilizzato OPTIP per portare a termine con successo un intervento chirurgico, dematerializzando i referti diagnostici per rendere possibili i consulti a distanza e in tempo reale.
Un’esperienza estremamente positiva documentata da un nostro video:
Tim/Optip: una collaborazione collaudata
Non solo: Tim ha già scelto OPTIP per testare il 5G a Bari, che insieme a Matera sarà coperta entro la fine del 2019 dalla cosiddetta “quinta generazione” delle reti mobili.
Il lancio commerciale del 5G è partito il 24 giugno nelle città di Torino e Roma e interesserà progressivamente anche le altre principali città italiane. Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica che consentirà di offrire ai cittadini servizi a 360 gradi, dal monitoraggio ambientale alla pubblica sicurezza e alla salute.
Il team di OPTIP ha partecipato alle sperimentazioni testando il telementoring, cioè la possibilità di consulti a distanza attraverso la condivisione di hologrammi e materiali informativi in Mixed Reality tra un operatore presente sul campo e uno specialista/esperto che agisce in remoto..
OPTIP: l’holopresenza è realtà
Quanto mostrato nel suggestivo spot Tim, grazie alla velocità e all’alta qualità delle reti 5G, con OPTIP è dunque già possibile.
Questo sistema integrato consente il dialogo tra più operatori in simultanea e a distanza; oltre che la visione del campo chirurgico contestuale alla lettura, lo scambio e la consultazione di contenuti informativi.
Gli esami diagnostici e le analisi pre-operatore sono visibili agli operatori come hologrammi georeferenziati e sovrapporti all’ambiente “fisico”, cioè la sala operatoria.
La tecnologia e-health basata sull’holopresenza: una sfida lanciata da OPTIP e raccolta da Tim, multinazionale italiana della telefonia, che ha raccolto la sfida puntando sul futuro della telemedicina come best practice di applicazione per fini sociali delle reti ad alta velocità.
Anche questo è credere nel futuro.
(a cura di Mario Maffei – Comunicazione Sanitaria)